Microcosmi metropolitani

Digital magazine per le identità locali

  • Isola. Epoche e Cambiamenti
    Isola
    Alessandro Mendozza
  • InCONTRO. Milano, identità in contrasto
    Lambrate – Città Studi
    Marta Ciarrocchi, Aligi Walter Febe, Roberta Galbusera, Caterina Landi
  • Extra4
    XXII Marzo – Umbria Molise
    Martina Aldasio Pozzi, Luca Belli, Alice Dolci, Maddalena Forti, Xingyuan Qian
Un dato va sempre più affermandosi: una nuova, profonda contiguità tra editoria digitale e comunicazione del territorio. È dovuta alle tecnologie che supportano dispositivi capaci di intrecciare dati, informazioni, contenuti diversi con artefatti comunicativi che li contengono. La geolocalizzazione, inoltre, lega indissolubilmente e in modo biunivoco luoghi e contenuti testuali mono e multimediali oltre a coinvolgere tutti gli attori che sono partecipi del sistema comunicativo.
Questa più stretta contiguità produce: a) mappe profonde, dispositivi per format multimediali; b) profonde modificazioni nello statuto degli artefatti.

Il Laboratorio di progetto nasce nell’ambito dell’area di ricerca relativa al Design per la Nuova Editoria postdigitale e a quella relativa al Design della Comunicazione per il Territorio. Il laboratorio si propone dunque di incrociare un doppio livello di riferimento.

1 – La “nuova editoria”: con le tecniche, i linguaggi e i sistemi per dispositivi mobili analogico-digitali permette un’editing e un’implementazione di contenuti in grado di localizzarsi sul territorio: discorsi relativi ai luoghi, che nascono da luoghi, che si fruiscono nei luoghi, che si fissano sui luoghi. È editoria, e comunicazione, sempre più “glocale” e esige adeguati format. Contenuti su temi del locale, tecnologie di geo-localizzazione, dispositivi mobili determinano una comunicazione sensibile ai luoghi.
L’editoria digitale è crossmedialità: convergenza assoluta di ciò che un tempo era separato nei supporti tecnici e ora spinge ad evolvere la specificità dei linguaggi; mescola testi, immagini fisse e cinetiche, video, audio, impaginati interattivi. Lavora per “format di convergenza” su dispositivi mobili.

2 – Il territorio: è sempre più definibile per micro-zone che corrispondono ad aree di relazione: non solo in senso spaziale, ma anche su quello di plurime identità comuni e di comuni contenuti di riferimento. Si crea un nuovo legame di contenuti, di esperienza tra la virtualità e i luoghi fisici. Si comunica “nel” territorio. – La realtà dei luoghi viene vissuta come “aumentata” quando nella percezione degli spazi convergono contenuti e comunicazione come relazione tra persone, non solo utenti di informazioni e servizi. L’esperienza dei luoghi e l’esperienza dei contenuti della nuova editoria sono inseparabili: l’interazione di contenuti e luoghi è continua e condivisa; disegna itinerari e percorsi, mappe che generano contenuti, contenuti che generano mappe, atlanti “locali”.

Questo scenario apre alla sperimentazione di prototipi comunicativi: format e artefatti per la nuova editoria che si confrontano e si connettono a luoghi, dispositivi e sistemi multimediali che si interfacciano con il territorio, strumenti e reti comunicative che lavorano non solo sui servizi, o sulle informazioni, o sullo scambio di dati ma su blocchi di contenuti ora legati ai luoghi con nuove forme di relazione.

La “nuova editoria per la comunicazione del territorio” rappresenta un punto d’incontro che sperimenta nuovi formati comunicativi in consonanza con le innovazioni in area tecnologica lavorando sull’ibridazione di tipologie di formati preesistenti.

Se studi di diverse aree disciplinari convergono su una dimensione territoriale che integra la componente comunicativa a diversi livelli, dove il territorio si propone non solo come rappresentazione cartografica ma come spazio percepito, vissuto, praticato, obiettivo specifico del design della comunicazione è allestire strumenti per un’esperienza partecipata dei luoghi, è costruire percorsi privilegiando “punti di vista” non convenzionali, creando nuovi e imprevisti itinerari di accesso.

– Un primo livello dell’attività laboratoriale è dedicato ad interventi teorici, contributi esemplificativi, a riferimenti bibliografici idonei e a fornire strumenti analitici e di metodo per l’avvio delle esplorazioni territoriali e dei concept di artefatti. Segue l’individuazione di luoghi significativi sui quali insistono diversi possibili “discorsi”, sulla base di documenti, dati, narrazioni.
– Un secondo livello, dedicato allo specifico concept di progetto, ipotizza veri e propri format editoriali per l’esperienza e la comunicazione praticata del territorio.
– La fase di produzione – alla quale verrà dedicato ampio spazio – prevede, in un’alternanza di tecniche diverse, la realizzazione di format sperimentali, artefatti strutturati per la comunicazione del territorio.

Docenti: Giovanni Baule, Daniela Calabi, Vincenzo D’Abbraccio, Marco Quaggiotto
Cultori della materia: Raffaella Bruno, Elisa Chiodo, Sabrina Scuri
Anno accademico: 2014/2015