Il progetto “La cultura che fa storia. Elio Vittorini racconta Milano” ha origine dopo l’analisi di un personaggio tanto poliedrico quanto celebre, che rappresenta una delle figure intellettuali più interessanti all’interno del panorama culturale italiano del ‘900: Elio Vittorini. Aspetto considerato fondamentale dell’autore è aver vissuto in prima persona la Milano della Seconda Guerra Mondiale, esperienza che influisce in modo evidente sulla sua produzione letteraria. Il concept nasce per approfondire e illustrare l’intento che lo stesso Vittorini aveva espresso nei primi numeri della rivista Il Politecnico: accompagnare e sostenere la ricostruzione culturale di Milano dopo il secondo conflitto mondiale.
Il sistema transmediale permette all’utente di conoscere il territorio milanese in quattro modalità diverse. La piattaforma fondamentale è il sito web, all’interno della quale si trovano le informazioni complete e i contenuti approfonditi presentati attraverso il sistema di navigazione multimediale. Il sito è suddiviso in tre macrosezioni riferite alla vita e agli scritti: “Elio” che evidenzia i momenti più significativi della vita di Vittorini attraverso una timeline animata; “Milano” in cui la visualizzazione in parallax permette lo scorrimento cronologico degli eventi storici; “Amici e No” dedicata alla fitta rete di relazioni intraprese dall’autore con diverse figure editoriali e presenze fondamentali nella sua vita.
Alla piattaforma desktop-based si affianca il sito web mobile, per il quale sono stati studiati un layout e un’interfaccia diversi, al fine di ottimizzarne l’utilizzo. Il sistema permette quindi di conoscere i luoghi in cui il romanzo “Uomini e no” è ambientato con un’applicazione in realtà aumentata, resa interattiva da un’audioguida e da contenuti multimediali che portano l’utente indietro nel tempo, nella Milano protagonista del Secondo conflitto mondiale. Il progetto contempla un digital book del romanzo “Uomini e no”, che arricchisce l’esperienza del lettore attraverso l’inserimento di numerosi approfondimenti come gallerie di immagini storiche e mappe interattive.