In Lomellina

Design della comunicazione per i territori.
Valorizzazione crossmediale del territorio di Vigevano e della Lomellina.

Il progetto di ricerca è volto alla comunicazione e alla valorizzazione della Lomellina, un territorio rurale nei dintorni di Milano, attraverso format comunicativi non convenzionali. Il progetto costituisce un’applicazione della teoria dell’accesso comunicativo a un territorio diffuso e non turistico.

La Lomellina presenta caratteristiche rurali e naturali interessanti, ma non si può considerare ancora un territorio con “carattere turistico”, nonostante le presenze architettoniche storiche anche notevoli e l’ambizione delle istituzioni locali. Possiede identità culturali forti ma circoscritte e distribuite in un territorio piuttosto diffuso, scarsamente comunicante sotto il profilo paesaggistico.

Il lavoro preliminare sui documenti ha interessato diversi mesi di lavoro, che hanno permesso di ordinare inediti documenti storici, riscoprire molti siti, leggende, tradizioni; tutti intrecciati a un vero patrimonio di forti presenze artistiche, naturalistiche e storiche. Documenti non sempre ritenuti interessanti per incentivare la pratica territoriale secondo gli standard turistici, legati alla ricettività; in realtà di valore per la ricerca dell’esperienza estetica di un turismo motivazionale. Il contesto comunicativo e le strategie di promozione della Lomellina riguardano a tutt’oggi quasi esclusivamente produzioni editoriali cartacee, concentrate perlopiù sulla città di Vigevano.

Identificare e raccogliere “tracce minime” materiali e immateriali, anche tramite l’esplorazione in loco e la rilettura di fatti storici molto eterogenei tra loro, si è rivelato essenziale: dalle leggende alle rovine di antichi mulini, alle aeree paesaggistiche, alle tipiche produzioni agroalimentari, alle oasi naturalistiche, alle vie d’acqua, alle risaie, a Leonardo da Vinci.

Successivamente all’analisi delle attività promozionali vigenti, è stata affrontata una seconda fase incentrata sull’individuazione di elementi identitari al di là di quanto già esistente e ribadito in termini stereotipici, allo scopo di proporre strategie comunicative coerenti. Si è deciso per un intervento comunicativo che, attraverso format caratterizzati da linguaggi “immersivi”, potesse restituire identità percettive riconoscibili e leggibili (Calabi, Chiodo e Scuri 2015). I contenuti sono stati resi disponibili sia in forma “predittiva”, anticipante l’esplorazione e la pratica territoriale, sia in forma geolocalizzata in prossimità dei luoghi, per ancorarli e localizzarli sul territorio anche laddove non esiste molto di visibile, mentre può sempre esistere immaginazione e desiderio di scoperta (Baule et al. 2014).

La scelta di interfacce web-based concepite sulla base cartografica non è stata diretta soltanto dal ruolo funzionale e strumentale del progetto di comunicazione (geolocalizzazione); è stata piuttosto il risultato della definizione di un punto di convergenza di funzioni e di significati, tramite un format comunicativo che valorizzasse le atmosfere e fosse predittivo di una particolare esperienza estetica (Calabi 2013). La rappresentazione cartografica del territorio è diventata l’interfaccia del sistema dei dispositivi, lo strumento principale che consente di orientarsi e accedere ai contenuti (tracce significanti), navigando a diversi livelli di approfondimento.

La ricerca applicata ha definito alcuni “modelli” di visualizzazione da schermo e l’utilizzo di dispositivi digitali e cartacei; sono stati individuati, cioè, alcuni “moduli” strumentali per la rappresentazione del paesaggio, nei quali si anticipa l’immersione percettiva predittiva. Particolarmente significativo è stato l’apporto della ricerca di dottorato della Dott.ssa Sabrina Scuri sulle qualità immersive (Scuri 2015).

In conclusione al lavoro sono stati realizzati tre Report, che documentano e raccolgono i risultati con i dettagli delle interfacce, consentendone la concreta implementazione sperimentale.

Date del progetto
2013-2016

Responsabile scientifico
Daniela Calabi
Giovanni Baule

Supervisor
Daniela Calabi

Ricercatori coinvolti
Elisa Chiodo
Marco Quaggiotto
Sabrina Scuri

Team
Serena Raschellà
Chiara Vanini
Michele Raffaele Stimola
Lorenzo Rabaioli
Carlotta Olga Mazzini
Giulia Chiti
Chiara Terruzzin
Chiara Zangrandi
Lorenzo Lingua
Stephanie Sironi
Silvia Mondello

Partner di progetto
Dipartimento di Design
Agenzia di Sviluppo Territoriale AST Vigevano